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  Prova: Alla scoperta della CARSON “King of Dirt”

a cura di Vincenzo Paccione

Eccomi qui, pronto per darvi consigli su un modello sicuramente sottovalutato…infatti l’errore a volte sta sicuramente quando crediamo nella qualità solo se ci vediamo pignorati stipendio, moglie, moto, macchina 1/1…per avere il modellino più costoso e opzionato del mondo! La king of Dirt, modello in questione, sul quale mi appresto a darvi consigli, mi sta dando delle belle soddisfazioni, che sinceramente neanche io mi aspettavo,  e di cui anche il “portafoglio” ne è contento. Certo a quel prezzo non avrete tutti gli optional disponibili sul mercato…ma a parte quelli di irrigidimento del modello, gli altri sono solo optional che non migliorano le prestazioni del modello. Sicuramente la base del modello è ben concepita, parlo di geometrie…(sicuramente copiate dal fratello orientale), ma questo a noi poco interessa, l’importante che il nostro “bolidino” sia ben equilibrato e risponda perfettamente ad ogni nostra esigenza di guida!

L’obbiettivo di questo mio articolo è quello di dar consigli per chi, come me, aprendo la confezione ha trovato il modello già montato dalla casa madre e sicuramente si sarà chiesto che setup fare. Incomincio col mostrarvi i punti deboli della macchina…e dico punti deboli in quanto riscontarti nell’occasione migliore: una vera e propria gara.
Il primo consigli che vi do è quello di bollire l’alettone, questo dopo la bollitura prenderà una elasticità non indifferente, si deformerà alle migliaia di “botte”a cui è sottoposto, ma vi garantisco che difficilmente si spezzerà!

Il mio obbiettivo è stato subito quello di rendere più rigida la macchina, quindi ho aggiunto il puntale di irrigimento anteriore e sostituito i supporti sospensione anteriori in plastica con quelli in alluminio.

 

Ho anche sostituito quelle boccole in plastica dove gira il salvaservo con cuscinetti, per aumentarne la scorrevolezza e la precisione…

 

 

 

 

 

Ho aggiunto la barra stabilizzatrice anteriore ed ho sostituito tutti i perni dei bracci con quelli in acciaio prodotti dalla K-Factory per la Kyosho Mp 7.5

Ho sostituito anche le viti dei tiranti dello sterzo mettendone altre più lunghe per poterle bloccare con dei dadi autobloccanti.

Per quanto riguarda la tiranteria, cercate di farla lavorare più in linea possibile e se volete sul freno interponete due pezzi di tubo miscela (circa 5mm) così da avere una frenata più progressiva e preservare le coppie coniche dai duri colpi che il freno trasmette alla trasmissione! Ricordatevi inoltre che il tirante freno anteriore deve tirare più forte di quello posteriore per avere una macchina più stabile in frenata.

Passiamo al motore…vi consiglio di mettere un po’ di pasta rossa sulla vite che stringe il carburatore, a volte proprio di lì si insinua polvere e aria che vi fanno dannare per la carburazione e la durata de vostro propulsore.

Come filtro ho lasciato quello originale mettendo una seconda spugna esterna e mettendo della pasta rossa come in foto, mi ero accorto che entrava un po’ di polvere, quindi prevenire è meglio…. Usate delle fascette grosse perché quelle piccole non stringono a dovere…

 Per quanto riguarda il tubo miscela e quello di pressione ho adottato questa soluzione… tubo con diametro interno più piccolo e senza filtro sulla presa di pressione, mentre tubo con diametro interno più grande con filtro per quello benzina.

Il tubo miscela è più lungo e con il filtro perché così evita lo spegnimento quando la macchina è “testa in giù” dopo un ribaltamento.

Passiamo ad un setup quasi standard, di “partenza”, su cui andare a fare delle regolazioni in base alla pista di percorrenza.

Caricate con olio 200 gli ammortizzatori posteriori e con il 300 quelli anteriori, per la posizione vi rimando alle foto.  Se la macchina tende a puntare in curva sdraiate gli ammortizzatori utilizzando il foro più interno sul supporto ammortizzatori (il consiglio è quello di usare i fori più bassi così da avere una corsa più lunga del braccetto). Controllate che le sospensioni senza ammortizzatori siano perfettamente libere di muoversi, se così non fosse, dovrete trovare la soluzione, perché questo vi compromette il loro funzionamento e quindi di tutta la macchina; a volte una limatina a dar quel po’ di gioco che basta non guasta mai, anzi!!! Per il precarico…è un po’ difficile da scriverlo, perché e da vedersi sulla macchina, comunque il principio è questo: schiacciado giù il retrotreno le sospensioni devono tornare quasi parallele, lo stesso deve accadere se alziamo il retrotreno e lo lasciamo cadere, le sospensioni devono tornare più o meno paralleli, se così non fosse lavorate sul precarico e riprovate. Questo procedimento vale anche per l’avantreno. Ricordatevi che se cambiate l’inclinazione degli ammortizzatori dovrete rivedere il precarico.

Mettete l’alettone in posizione di minor inclinazione, questo vi aiuterà nei salti a tenere il modello in aria più dritto possibile con l’avantreno leggermente più alto.

Mettete la macchina tutta alta sui grani di fine corsa, lasciate la piastrina da 56mm dietro e portate il camper posteriore a –1 e anteriore a –2 con convergenza leggermente aperta, questo vi aiuterà ad avere un buon inserimento in curva!

Usate la macchina con il passo corto come in foto perché sarà più decisa nelle curve e reattiva nelle buche grazie anche a questo setup molto “soft”.

Per ultimo passiamo ai differenziali…se volete una macchina molto facile da guidare allora lasciate libero il centrale e il posteriore, mentre per l’anteriore mettete dell’8000. Se la pista ve lo permette ed avete preso più confidenza col mezzo, allora caricate con del 8000 il centrale, con del 12500 l’anteriore e lasciando sempre libero il posteriore. In quest’ultimo caso avrete una macchina con più trazione, ma un po’ più nervosa da guidare.

Beh, direi che ora posso solo augurarvi buon divertimento…

Prova in pista…

Mi sono recato, per testare il setup da me segnalato,  sulla pista di Off-Road di Casinina Auditore (PU), proprietà di Angeli Michele e Giorgio, titolari del negozio Emporio2000. Da premettere che giorni prima da queste parti c’è stato un alternarsi di pioggia e sole; la pista era intervallata da parti molto scivolose e polverose, mentre da altre piene di buche…insomma un terreno proprio critico per poter testare l’efficacia del modello.

 

 

Una controllata alla carica delle batteria, ed al primo colpo sulla cassetta d’avviamento il motore fa sentire il suo canto…mi accorgo subito che il motore è un po’ alto di giri, vado a svitare un po’ la battuta del minimo meccanico, ma il motore non sente la regolazione…allora capisco che c’è qualcosa che non va sulla tiranteria…ed infatti dopo un controllo mi accorgo che la molla sul tirante gas si è “snervata” quel poco da non chiudere a dovere il soffietto…cambiata la molla tutto è tornato alla normalità. Riscaldo il motore con brevi colpetti di gas, un po’ magro ai regimi medi, sicuramente ne sono colpevoli i 30 gradi di temperatura ambiente che mi circondano. Metto il modello a terra, una “trimmata” allo sterzo e via…subito il modello mi mette in evidenza la criticità della pista e le “Bulldog” insieme all’inclinazione delle molle fanno “puntare troppo il modello in curva” nonostante le barre antirollio; dopo un pieno rientro ai box ed incomincio le prime regolazioni…Ho lasciato le stesse gomme ed ho agito solo sugli ammortizzatori, infatti li ho inclinati ancor più sfruttando l’ultimo foro interno sul supporto ammortizzatori, per il retrotreno quello più in basso e più interno, mentre per l’avantreno quello più interno ma più alto. Rabbocco e di nuovo giù a provare…la macchina è migliorata molto nelle curve è più facile da guidare anche se bisogna dosare meglio il gas perché tende a scivolare verso l’esterno…purtroppo in condizioni di pista così bisogna trovare un compromesso…e poi ci vuole tanto “pollice”…

Per quanto riguarda i salti, la macchina si è comportata molto bene, arrivava leggermente con l’avantreno un “pelino” più alto (questo per il fatto di avere diversa gradazione di olio e l’alettone poco inclinato) ma è meglio così perché sul doppio salto, alto e corto, toccando il freno mentre il modello è in aria ti permette di affrontare meglio il salto. Sicuramente anche l’ottima equilibratura del modello fanno il resto…

 

 

 

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