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Prova: Mini-Z 1/24

         (a cura di Francesco Ciriello) 

In questo articolo vi proponiamo la prova della Mini-Z Nissan Skyline GTR V-Spec.

Aprendo la scatola troviamo la radio a volantino, il modello, la carrozzeria, sei birilli (tre coni e tre basi), tre pignoni (da 7, 8 e 9, sul modello c’è montato quello da 6) e il manuale che anche se in inglese è chiarissimo.

 

Il primo “step” consiste nel montare il paracolpi anteriore in plastica, si prosegue montando l’antenna. Sapendo che avrei provato questa mini-z mi sono procurato 8 ministilo (AAA) ricaricabili, Sanyo da 700mah (nel modello ne vanno 4, ma per testare al meglio la mini-z ho deciso di prenderne 8). Nel radiocomando uso 8 stilo normali, non ricaribili. In fine si attaccano gli adesivi per rendere più bella la carrozzeria, ben curata nei minimi particolari.

 

Però prima di passare alla prova in pista decido di smontare la mini-z per “vivisezionarla” e studiarla.

L’anteriore è ammortizzato da due molle che possono essere cambiate con altre di varia durezza. La sterzata è affidata ad un micro servo KO-PROPO meccanico, i denti degli ingranaggi che lo compongono non sono tra i più resistenti. Al centro del modello è posizionata la scheda elettronica ed il regolatore elettronico.

La parte centrale è collegata al posteriore dove si trova il motore tramite una barra a “T”, di cui variando la posizione (regolabile su 3 posizioni) fa variare il passo del modello. La Nissan Skyline utilizza il passo più lungo dei tre disponibili. L’ammortizzamento posteriore è effettuato dalla barra a “T”.

Sulla radio troviamo i due bottoni per i reverse, due rotelle per i trim, e una rotella posta sotto lo sterzo che serve per regolare l’escursione dello sterzo.

Per la prova abbiamo utilizzato le gomme di scatola, che sono abbastanza dure e si sono rivelate molto buone sulla pista dove le abbiamo testate. Avendo menzionato la pista è d’obbligo gettare un’occhiata sul lavoro svolto per costruirla: sono stati uniti due parti in gomma mille righe per una grandezza totale di 3.60m X 2.40m con corsie che hanno larghezza che varia da 50cm a 70cm sul rettilineo; anche se la pista non è molto grande è abbastanza divertente, con una parte veloce e una parte mista. In pista c’è un sistema manuale computerizzato per il rilevamento tempo. Una descrizione più approfondita la trovate nell’articolo che tratta le piste per mini-z.

Andiamo in pista io e Salvatore Palmieri. Arrivati sistemiamo il computer e prepariamo la mini-z. Per avere vari commenti sull’auto decidiamo di fare una specie di gara a 1: svolgiamo una manche ciascuno da 5 minuti e una finale da 10. Inserite le batterie ci sistemiamo e siamo pronti: luce verde parte la mia prima manche. Ho 5 minuti per prendere confidenza con la pista ed il modello e per testarlo. Nei primi giri mi rendo conto che le gomme tengono bene sul fondo e gli ammortizzatori svolgono bene il loro compito, tanto che la skyline entra e esce dalle curve come fosse su un binario. Ora mi concentro per cercare di abbassare il tempo sul giro che mi sembra leggermente alto, sono ancora sui 9 secondi, riesco solo a fare 7.69s. Alle fine dei cinque minuti ho fatto 30 giri e la mini-z sembra non sentirli affatto.

Passo la nissan a Salvatore, che nella sua qualifica sembra avere avuto da una vita la mini-z. Lui in 5 minuti è riuscito a fare ben 32 giri, quindi partirà per primo nella finale. 
Secondo lui la mini-z è un ottimo modello, molto veloce e agile, però ha detto che su questa pista avrebbe preferito delle gomme leggermente più morbide. 
Nella finale da 10 minuti abbiamo avuto la possibilità di testare se a lungo la guida delle mini potrebbe diventare pesante, niente affatto: al termine siamo pronti per ricominciare tutto da capo. 
Per non concentrare troppo l’articolo sulla gara non vi dirò chi ha vinto
J.

In commercio esistono molti optionals per questi bolidini, tra cui l’ammortizzatore posteriore, il differenziale a sfere ed il motore X-Speed più performante di quello di scatola. 
La moda “mini-z” sta prendendo sempre più piede in tutto il mondo, ma ancora nessuna associazione nazionale organizza gare per automodelli 1/24.

Per questo articolo è tutto, stiamo già pensando ad una prova comparativa, ma non vi anticipo niente.