Eccomi
qui, pronto per darvi consigli su un modello
sicuramente sottovalutato…infatti l’errore a
volte sta sicuramente quando crediamo nella
qualità solo se ci vediamo pignorati stipendio,
moglie, moto, macchina 1/1…per avere il
modellino più costoso e opzionato del mondo! La
king of Dirt, modello in questione, sul quale mi
appresto a darvi consigli, mi sta dando delle
belle soddisfazioni, che sinceramente neanche io
mi aspettavo, e di cui anche il “portafoglio”
ne è contento. Certo a quel prezzo non avrete
tutti gli optional disponibili sul mercato…ma a
parte quelli di irrigidimento del modello, gli
altri sono solo optional che non migliorano le
prestazioni del modello. Sicuramente la base del
modello è ben concepita, parlo di
geometrie…(sicuramente copiate dal fratello
orientale), ma questo a noi poco interessa,
l’importante che il nostro “bolidino” sia ben
equilibrato e risponda perfettamente ad ogni
nostra esigenza di guida!
L’obbiettivo di
questo mio articolo è quello di dar consigli per
chi, come me, aprendo la confezione ha trovato
il modello già montato dalla casa madre e
sicuramente si sarà chiesto che setup fare.
Incomincio
col mostrarvi i punti deboli della macchina…e
dico punti deboli in quanto riscontarti
nell’occasione migliore: una vera e propria
gara.
Il primo consigli che vi do è quello di bollire
l’alettone, questo dopo la bollitura prenderà
una elasticità non indifferente, si deformerà
alle migliaia di “botte”a cui è sottoposto, ma
vi garantisco che difficilmente si spezzerà!
Il mio
obbiettivo è stato subito quello di rendere più
rigida la macchina, quindi ho aggiunto il
puntale di irrigimento anteriore e sostituito i
supporti sospensione anteriori in plastica con
quelli in alluminio.
Ho anche
sostituito quelle boccole in plastica dove gira
il salvaservo con cuscinetti, per aumentarne la
scorrevolezza e la precisione…
Ho aggiunto la
barra stabilizzatrice anteriore ed ho sostituito
tutti i perni dei bracci con quelli in acciaio
prodotti dalla K-Factory per la Kyosho Mp 7.5
Ho sostituito
anche le viti dei tiranti dello sterzo
mettendone altre più lunghe per poterle bloccare
con dei dadi autobloccanti.
Per quanto
riguarda la tiranteria, cercate di farla
lavorare più in linea possibile e se volete sul
freno interponete due pezzi di tubo miscela
(circa 5mm) così da avere una frenata più
progressiva e preservare le coppie coniche dai
duri colpi che il freno trasmette alla
trasmissione! Ricordatevi inoltre che il tirante
freno anteriore deve tirare più forte di quello
posteriore per avere una macchina più stabile in
frenata.
Passiamo al
motore…vi consiglio di mettere un po’ di pasta
rossa sulla vite che stringe il carburatore, a
volte proprio di lì si insinua polvere e aria
che vi fanno dannare per la carburazione e la
durata de vostro propulsore.
Come filtro ho
lasciato quello originale mettendo una seconda
spugna esterna e mettendo della pasta rossa come
in foto, mi ero accorto che entrava un po’ di
polvere, quindi prevenire è meglio…. Usate delle
fascette grosse perché quelle piccole non
stringono a dovere…
Per quanto
riguarda il tubo miscela e quello di pressione
ho adottato questa soluzione… tubo con diametro
interno più piccolo e senza filtro sulla presa
di pressione, mentre tubo con diametro interno
più grande con filtro per quello benzina.
Il tubo miscela
è più lungo e con il filtro perché così evita lo
spegnimento quando la macchina è “testa in giù”
dopo un ribaltamento.
Passiamo ad un
setup quasi standard, di “partenza”, su cui
andare a fare delle regolazioni in base alla
pista di percorrenza.
Caricate con
olio 200 gli ammortizzatori posteriori e con il
300 quelli anteriori, per la posizione vi
rimando alle foto.
Se la macchina tende a puntare in curva sdraiate
gli ammortizzatori utilizzando il foro più
interno sul supporto ammortizzatori (il
consiglio è quello di usare i fori più bassi
così da avere una corsa più lunga del
braccetto). Controllate che le sospensioni senza
ammortizzatori siano perfettamente libere di
muoversi, se così non fosse, dovrete trovare la
soluzione, perché questo vi compromette il loro
funzionamento e quindi di tutta la macchina; a
volte una limatina a dar quel po’ di gioco che
basta non guasta mai, anzi!!! Per il precarico…è
un po’ difficile da scriverlo, perché e da
vedersi sulla macchina, comunque il principio è
questo: schiacciado giù il retrotreno le
sospensioni devono tornare quasi parallele, lo
stesso deve accadere se alziamo il retrotreno e
lo lasciamo cadere, le sospensioni devono
tornare più o meno paralleli, se così non fosse
lavorate sul precarico e riprovate. Questo
procedimento vale anche per l’avantreno.
Ricordatevi che se cambiate l’inclinazione degli
ammortizzatori dovrete rivedere il precarico.
Mettete
l’alettone in posizione di minor inclinazione,
questo vi aiuterà nei salti a tenere il modello
in aria più dritto possibile con l’avantreno
leggermente più alto.
Mettete la
macchina tutta alta sui grani di fine corsa,
lasciate la piastrina da 56mm dietro e portate
il camper posteriore a –1 e anteriore a –2 con
convergenza leggermente aperta, questo vi
aiuterà ad avere un buon inserimento in curva!
Usate la
macchina con il passo corto come in foto perché
sarà più decisa nelle curve e reattiva nelle
buche grazie anche a questo setup molto “soft”.
Per ultimo
passiamo ai differenziali…se volete una macchina
molto facile da guidare allora lasciate libero
il centrale e il posteriore, mentre per
l’anteriore mettete dell’8000. Se la pista ve lo
permette ed avete preso più confidenza col
mezzo, allora caricate con del 8000 il centrale,
con del 12500 l’anteriore e lasciando sempre
libero il posteriore. In quest’ultimo caso
avrete una macchina con più trazione, ma un po’
più nervosa da guidare.
Beh, direi che
ora posso solo augurarvi buon divertimento…
Prova in pista…
Mi sono recato,
per testare il setup da me segnalato, sulla
pista di Off-Road di Casinina Auditore (PU),
proprietà di Angeli Michele e Giorgio, titolari
del negozio Emporio2000. Da premettere che
giorni prima da queste parti c’è stato un
alternarsi di pioggia e sole; la pista era
intervallata da parti molto scivolose e
polverose, mentre da altre piene di
buche…insomma un terreno proprio critico per
poter testare l’efficacia del modello.
Una controllata
alla carica delle batteria, ed al primo colpo
sulla cassetta d’avviamento il motore fa sentire
il suo canto…mi accorgo subito che il motore è
un po’ alto di giri, vado a svitare un po’ la
battuta del minimo meccanico, ma il motore non
sente la regolazione…allora capisco che c’è
qualcosa che non va sulla tiranteria…ed infatti
dopo un controllo mi accorgo che la molla sul
tirante gas si è “snervata” quel poco da non
chiudere a dovere il soffietto…cambiata la molla
tutto è tornato alla normalità. Riscaldo il
motore con brevi colpetti di gas, un po’ magro
ai regimi medi, sicuramente ne sono colpevoli i
30 gradi di temperatura ambiente che mi
circondano. Metto il modello a terra, una
“trimmata” allo sterzo e via…subito il modello
mi mette in evidenza la criticità della pista e
le “Bulldog” insieme all’inclinazione delle
molle fanno “puntare troppo il modello in curva”
nonostante le barre antirollio; dopo un pieno
rientro ai box ed incomincio le prime
regolazioni…Ho lasciato le stesse gomme ed ho
agito solo sugli ammortizzatori, infatti li ho
inclinati ancor più sfruttando l’ultimo foro
interno sul supporto ammortizzatori, per il
retrotreno quello più in basso e più interno,
mentre per l’avantreno quello più interno ma più
alto. Rabbocco e di nuovo giù a provare…la
macchina è migliorata molto nelle curve è più
facile da guidare anche se bisogna dosare meglio
il gas perché tende a scivolare verso
l’esterno…purtroppo in condizioni di pista così
bisogna trovare un compromesso…e poi ci vuole
tanto “pollice”…
Per quanto riguarda i salti, la macchina si è
comportata molto bene, arrivava leggermente con
l’avantreno un “pelino” più alto (questo per il
fatto di avere diversa gradazione di olio e
l’alettone poco inclinato) ma è meglio così
perché sul doppio salto, alto e corto, toccando
il freno mentre il modello è in aria ti permette
di affrontare meglio il salto. Sicuramente anche
l’ottima equilibratura del modello fanno il
resto…
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