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Prova: Hpi Micro RS4

         (a cura di Giuseppe Traversa) 


E’ da alcuni anni, ormai che l’HPI produce questo modello in scala 1/8. Si tratta di un modello che si presta essenzialmente per l’uso indoor e su moquette e ad onta delle sue dimensioni, è in grado di prodursi in elevate prestazioni, a patto di effettuare alcune modifiche che la trasformano radicalmente. Il Kit è venduto completo di motore tipo 380 e carrozzeria a circa 170 € scala 1/18 con trazione integrale con unica, cuscinetti sulla trasmissione, omocinetici anteriori e di due differenziali a pignoni conici, di cui il posteriore a 4 satelliti. La sospensione non è da meno, con un avantreno provvisto di doppia triangolazione associata a un sistema  di mini basculaggio. Sul posteriore troviamo un simil-ammortizzatore, la cui funzione di controllare le deformazioni del telaio è affidata ad una molla. Altri punti a favore sono lo spazio a disposizione sul telaio per installare l’elettronica e servo di tipo standard, sempre a condizione di indirizzare la scelta su prodotti non troppo ingombranti. In tema di opzional ne esistono una vera valanga, limitiamoci, dunque a quelle della HPI, cominciando con la gamma delle carrozzerie che si sono rapidamente sviluppate sino ad arrivare a più di una dozzina di modelli, tra cui la famosa Dodge Status, generalmente molto performante poiché dotata di un grosso alettone posteriore che rinforza l’aderenza ad alta velocità. Continuiamo con la trasmissione che potrà ricevere all’anteriore, dei veri cardani articolati non in plastica ma in acciaio. Dello stesso genere citiamo un lotto di pignoni da 8 a 13 denti, nettamente più utilizzabili nel quadro di un uso più intensivo e di un utilizzo all’esterno e sull’asfalto. Passiamo all’artiglieria pesante che sbarca con un differenziale a biglie posteriore con possibilità di regolazione di durezza, per l’avantreno sono disponibili due opzioni, il corpo differenziale in ergal anodizzato che va a sostituire quello in nylon di origine e un vero kit di ruota libera da installare al posto del differenziale. Per le sospensioni anteriori HPI commercializza un kit di molle, medie (verdi) o dure (blu). Da notare che nel sacchetto sono incluse anche due altre molle ancora più piccole, destinate a indurire il differenziale, esercitando una pressione sui satelliti. Sicuramente tutti questi pezzi permettono il passaggio a potenze superiori a quelle di origine ed è così che si scopre un motore modificato 45 spire ben differente dall’originale, con spazzole a vista e smontabili. Per accompagnare meglio tale motore si può montare un supporto in alluminio con alette di raffreddamento. Per le batterie, la gamma HPI offre la scelta tra due pacchi da 6V (contro i 4,8V di origine) sia da 600 mA che da 1100 mA, mentre la LRP produce il noto pacco da 7,2V che costituisce la massima tensione tollerata. Per la nostra prova monteremo sia il pacco da 6 V e 1100 mA che il pacco da 7,2V. Come gomme scegliamo quelle in spugna o per  moquette, secondo il tipo di fondo che utilizzeremo.

Prova

Molto sinceramente la prova della versione d’origine non ci ha soddisfatto, le capacità dello chassis è lungi dall’essere messo in difficoltà, soprattutto a 4,8V, dove le prestazioni assomigliano più ad un super giocattolo che  ad un’auto da competizione. Per contro, una volta installati gli optional le cose cambiano radicalmente. Per renderci meglio conto di ciò, abbiamo lasciato invariato il rapporto di trasmissione vale a dire, lasciando il pignone da 11 denti. Con la batteria da 6V si ottiene un aumento delle prestazioni del 30% e quasi del 50% con il pacco da 7,2V. E’ inutile aggiungere che l’accelerazione diventa spettacolare, vicina a quella di una 1/12, per esempio e che le gomme in spugna o special moquette (carpet), disponibili in optional, diventano indispensabili in funzione del fondo. Dal punto di vista telaistico, il differenziale posteriore permette di aggiustare al meglio il comportamento dell’auto, nettamente meno difficile da amministrare se regolata più morbida, per esempio. Idem per le molle delle sospensioni anteriori che con le verdi facilitano il pilotaggio limitando un po’ l’estrema efficacia dell’anteriore, utilizzando, tra l’altro, un normalissimo servo da 3 kg. Ultima annotazione sulla possibilità di adattare il passo tra 14 e 15 cm.

 

VERDETTO

Una volta ben preparata, è un vero piacere girare con questa Micro RS4 così come accade con qualsiasi vettura performante e questa auto costituisce, sicuramente, un ottimo mezzo per perfezionare la tecnica di pilotaggio oltre che a mantenersi in allenamento durante l’inverno. La sola precauzione è quella di evitare il pietrisco, poiché, data l’elevata velocità, contribuisce facilmente a farla decollare, senza contare che i minuscoli denti della trasmissione non apprezzano molto il trattamento.

PRO
-         Autonomia (con batterie da 1100 mA)
-         Eccellente scuola di pilotaggio
-         Possibilità di opzioni in funzione del fondo.

CONTRO
-    Esige una superficie molto livellata