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Prova: Kyosho Inferno MP-7.5 - Montaggio

         (a cura di Francesco Ciriello) 

(alcune immagini sono tratte dal manuale di istruzioni, quindi sono del rispettivo proprietario)

Anche nel 2002 il campionato mondiale 1/8 Off-Road è stato vinto da Kyosho, Greg Degani vince con l’Inferno motorizzata OS con un giro di vantaggio sul secondo.
Il modello usato da Degani era la Inferno MP-7.5 Kanai II edition, noi vi proponiamo la prova del modello che è alla base della Kanai e della Kanai II edition.

Il modello come consuetudine Kyosho è presentato in una scatola di generose dimensioni, con un’immagine, molto bella, che ritrae la Inferno in azione.
Aprendo la scatola troviamo tutti i pezzi racchiusi nelle classiche bustine numerate; per “mettere in strada” il modello servono il radiocomando, due servi e il motore (completo di scarico).

Come al solito iniziamo il montaggio con i differenziali, tutti e tre sono abbastanza simili, anzi uguali. Sono composti da satelliti e planetari, rispetto alla MP-6 sono stati rimpiccioliti e alleggeriti. Il montaggio dei differenziali
Riempiamo con grasso 50.000 l’anteriore e il centrale, con 600 il posteriore. Questo riempimento mi sa tanto di on-road e forse avrò un modello troppo reattivo, vedremo in pista se questo presentimento sarà fondato o meno.
Chiusi i differenziali e montati nelle apposite spalle si prosegue con il montaggio del posteriore, quindi supporto alettone e supporto ammortizzatori. Apro una parentesi per dire che i supporti ammortizzatori e servi sono anodizzati blu e mi ricordano molto la Kanai edition.

Le sospensioni posteriori sono a quadrilatero inferiore e tirante superiore, per il posteriore è fornita di serie anche la barra stabilizzatrice.
Fissiamo ora il gruppo posteriore al telaio e notiamo che il telaio ha le sedi delle viti svasate, caratteristica positiva. Ora fissiamo la barra di irrigidimento posteriore, questo dovrebbe garantire la rigidità di insieme.
Il montaggio dei freni
Le sospensioni anteriori sono a quadrilatero inferiore e triangolo superiore. Al contrario del posteriore avanti troviamo i giunti omocinetici. Dopo aver fissato al telaio il gruppo anteriore si passa al gruppo centrale. Qui troviamo oltre al differenziale i due freni che si fissano ai due lati dello stesso mediante viti di supporto.

Ora passiamo al salvaservo, prestate attenzione al montaggio per non trovarvi con lo stesso che funziona al contrario!

Il passaggio 26 prevede il montaggio del motore, nel kit vengono forniti il volano, la frizione e la campana, quindi noi dobbiamo comprare a parte solo il motore e lo scarico. La campana fornita di serie ha 13 denti, ma in commercio ne esistono di svariate.

Fissato motore e scarico al telaio passiamo alla scatola portaricevente e portabatterie. Purtroppo devo constatare che non entra il classico portabatterie a quattro stilo ma si trovano benissimo i cinque elementi disposti a piramide; d’altronde era presumibile, l’Inferno è destinata alle competizioni, e chi gareggia conosce benissimo i vantaggi dei 6 volts.
Montata la scatoletta si fissa al telaio la piastra servi mediante colonnine esagonali. Per il servo dello sterzo scegliamo un Hitec Coreless High Torque con ingranaggi in metallo, che con 6 volt eroga la potenza di 11Kg in 0.12 secondi. Per il gas montiamo un originale Kyosho che se si rivelerà inadeguato sostituiremo.
Fatti i dovuti leveraggi, molto semplici, si passa al montaggio del filtro. Di notevoli dimensioni è fornito con una scatoletta optionals da usare in caso di condizioni estreme.


Siamo arrivati al montaggio di ciò che sosterrà il modello nelle sue cavalcate: gli ammortizzatori. Cosi come le molle sono di due dimensioni, i più corti per l’anteriore e i più lunghi per ilGli ammortizzatori posteriore. I primi li riempio con olio da 800 e i secondi con olio di gradazione 600; forse il riempimento che ho usato è troppo denso, vedremo in pista. Vengono fornite delle guaine con le quali rivestire gli steli per evitare che la polvere penetri all’interno del corpo.

Finiti gli ammortizzatori passiamo alle ruote che vengono fornite senza riempimento interno, dopo aver leggermente scartavetrato i cerchi incolliamo i pneumatici e fissiamo il tutto al modello.
Ora si fissano i “Side Guard”, ovvero quelle parti di plastica che si fissano ai lati del telaio.
 


Siamo giunti alla carrozzeria, per il colore scegliamo un bel verde fluorescente, prima di verniciarla pratichiamo i fori necessari. Dopo averla colorata la applichiamo al telaio, fissiamo l’alettone e …. la nostra Kyosho Inferno MP-7.5 è cosi completata.

Tirando le conclusioni possiamo dire che si nota a primo impatto che il modello è destinato alle competizioni, ma che comunque per la facilità di montaggio può essere indicato anche per chi si avvicina per la prima volta al modellismo. Il costo è adeguato alla qualità del modello e direi che il rapporto qualità/prezzo è più che ottimo.

Vi anticipo che la prova in pista avrà luogo sulla pista che nascerà a Policoro (MT), arrivederci alla prova in pista!