Eccovi
presentato il nuovo modello categoria 1:8
on-road, si tratta della tanto attesa Mugen
MRX4…nata dalla plurivittoriosa MRX3!
Già a prima vista si può vedere come il lavoro
sia stato radicale su questo modello essendo
stato cambiato nella quasi totalità dei pezzi;
gli unici compatibili con la “vecchia” MRX3 sono
le pulegge, le cinghie e qualche altro piccolo
componente.
Nuovo è anche il look della scatola in cui è
contenuto il modello che è di color grigio con
sfumature che tendono al più chiaro e al più
scuro e con rappresentata una griglia metallica
con sopra impresso il modello “MRX4”.
Aperta la scatola troviamo
sparsi tutti i sacchetti dove sono state messe
delle lettere per facilitare le operazioni di
montaggio dove al loro interno troviamo tutti i
pezzi necessari per assemblare il modello. Le
istruzioni sono fatte allo stesso modo di quelle
dell’MRX3, invece gli adesivi hanno cambiato
anche loro il look!!
MONTAGGIO: partendo
dall’avantreno possiamo apprezzare come è gia
capitato con l’MRX3 l’ottima fattura delle
plastiche (scorrevolezza e giochi) che
permettono un rapido montaggio senza doverle
ripassare ulteriormente per adattarle. La prima
cosa che balza all’occhio all’anteriore è la
presenza dei nuovi braccetti superiori che
riprendono la forma ad “ala di gabbiano” che
danno al modello un look accattivante!
Altra cosa molto
apprezzabile all’anteriore è la presenza di
giunti omocinetici di serie che prima erano
forniti come optional quasi indispensabile.
Passando al montaggio della piastra radio si può
notare il nuovo disegno della piastra in
carbonio, il nuovo serbatoio e la disposizione
del servo dell’acceleratore/freno che rimane
sempre nella disposizione tradizionale ma che
non è più fissato direttamente alla piastra
radio ma a due blocchetti in plastica che a loro
volta sono fissati alla piastra radio; il servo
dell’acceleratore rimane sempre nella posizione
sdraiata. La grande innovazione però sta nel
fatto che la piastra radio adesso è di 1 mm. più
bassa!
Sul supporto della piastra
radio possiamo ora notare che il tendi cinghia
ora non è più fatto con il filo in acciaio ma
viene supportato da una piastrina in fibra di
carbonio (come nella serpent) dotata di un’asola
dove poter regolare la tensione della cinghia.
Montando il retrotreno però
si capisce che è forse la parte della macchina
dove sono concentrate le maggiori innovazioni.
Gia a prima vista risulta essere molto più
stretto lo spazio tra le spalline, di
conseguenza i braccetti si sono allungati, è
cabiato il supporto per la carrozzeria che ora
ha delle estremità più rivolte verso l’alto per
avere un migliore contatto con la carrozzeria e
perdere il minor carico aerodinamico possibile.
Il sistema frenante rimane sempre lo stesso solo
che ora è dotato già di serie di pasticche in
teflon e freno autoventilato in unico pezzo.
Anche il cambio ha subito delle modifiche: ora
le corone non vengono più fissate alle flange
con un seeger ma con tre viti che permettono una
migliore presa e stabilità, inoltre le flange
sono alleggerite tramite fori per diminuire le
masse in rotazione. Altre modifiche che
migliorano nel complesso il retrotreno sono la
leva del freno che ora non è più in metallo
(dopo poco incominciava a piegarsi) ma in
plastica come nella serpent ed è anche possibile
variare il braccio di leva spostando il tirante
su uno dei due fori presenti!
La viteria ora è compresa
di solviti metriche che assicurano un miglior
ancoraggio e non più di viti autofilettanti che
erano presenti su molte parti del modello,
inoltre gli ammortizzatori ora vengono fissati
alle sospensioni con degli uniball che hanno
un’estremità esagonale per una chiave a frugola:
cosi non vengono fissati a dei grani che sono
avvitati alle sospensioni e non c’è più il
pericolo di filettare la plastica poiché ora vi
è un accoppiamento metallo/metallo!!
Anche gli ammortizzatori
hanno un nuovo disegno perché c’è il corpo
scomponibile in tre parti e non più in due come
succedeva prima: la terza parte serve
esclusivamente ad assicurare che non esca olio
visto che si tratta di una sorta di tappo con
all’interno l’alternanza di OR in gomma e
teflon.
OPTIONALS: visto che
i più importanti sono già di serie non è
necessario comprarne altri per farla andare
ulteriormente veloce…anche se io ho comprato
appunto il freno a disco in fibra di carbonio,
un set di alberini in lega di titanio e un set
per la frizione (dado, piattello e tazza della
molla) in lega di titanio per alleggerire le
masse in movimento! Presto arriveranno anche le
viti in titanio.
CONCLUSIONI: bhe…che
dire? la vecchia macchina è stata notevolmente
migliorata e le geometrie sono state rifatte….le
prove dei piloti ufficiali sono molto
promettenti! La macchina sembra senz’altro dare
degli ottimi risultati e soprattutto una grande
facilità di guida e controllo anche nelle
situazioni più difficili…ora aspettiamo solo di
vederla vincere il mondiale com’è stato per i
modelli precursori!
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